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Villa Zanelli ed il suo parco costituiscono insieme un complesso unitario, stretto tra due torrenti e il mare, tutelato dal Codice dei beni culturali e del paesaggio.

La Villa fu fatta costruire nel 1907 da Nicolò Zanelli, capitano di lungo corso, su progetto dell’architetto torinese Goffredo Gussoni. Con il suo ricco apparato decorativo rappresenta, lungo litorale savonese, uno degli esempi migliori di stile Liberty. Negli anni fu utilizzata come colonia internazionale e come ospedale da campo e fino al suo abbandono costituì una sede della azienda sanitaria locale.

Se la Villa dichiara ancora – seppur con vari sintomi di degrado – il suo apparato compositivo, funzionale e decorativo, il parco, invece, appare oggi in totale abbandono, privo di forme o manufatti in cui sia possibile riconoscere una composizione organica.

L’assenza di ogni traccia di percorsi interni e la crescita spontanea della vegetazione arbustiva, ha portato alla quasi completa perdita di possibili riferimenti compositivi e funzionali.

Grazie alle ricerche svolte dal gruppo di lavoro presso gli archivi del Comune di Savona, è stato possibile ritrovare un rilievo datato 1933 in cui sono chiare le linee compositive di percorsi e aiuole, non è riportata, invece, alcuna indicazione sulla vegetazione originaria che si suppone sia, per la maggior parte degli esemplari arborei, quella tuttora presente.

L’andamento di forme concave e convesse delinea percorsi sinuosi in prossimità della Villa, tipici del giardino dei primi del ‘900. Verso ovest, invece, il parco assumeva un disegno geometrico, probabilmente appezzamenti agricoli, con due viali che si incontravano ortogonalmente al centro del lotto ora occupato dalla caserma dei Vigili del Fuoco.

A seguito di valutazione di stabilità, le alberature sono state per la maggior parte mantenute.
Al fine di ripristinare il legame tra la villa e il suo giardino, le masse arbustive di nuovo impianto sono concentrate in prossimità della villa stessa e della dependance, privilegiando le specie autoctone e le fioriture. I vialetti in calcestre delineano il perimetro delle grandi aiuole a tappeto erboso.

I quattro lati del perimetro che cinge il parco di villa Zanelli sono eterogenei tra loro, questo perché sono stati interessati da diversi interventi nel corso degli anni. Il fronte di via Nizza, che è quello di rappresentanza, è composto da un muretto continuo su cui si ergono pilastrini di decoro Liberty, come anche i cancelli di accesso ancora originari. I lati est e sud sono invece i tipici muri di cinta degli orti conclusi, in muratura di pietra locale, lasciata a vista o rinzaffata. Il muro sul lato ovest è invece realizzato in tempi più recenti, in elementi di calcestruzzo prefabbricato.

Il lato sud è particolarmente interessante, in quanto accosta il muro antisbarco in calcestruzzo della seconda guerra mondiale all’originario muro “rurale” tipico degli orti conclusi.
Su questo lato è previsto il restauro ed il ripristino delle parti in pietra mancanti e la riapertura di tre varchi, oggi tamponati, rispettando il rapporto di pieni – vuoti originario, senza alterarne le proporzioni.

Il progetto del parco si raccorda e si integra con il progetto di riqualificazione del Lungomare prevedendo un nuovo collegamento pedonale tra via Nizza e il mare mediante l’allargamento del varco già presente nel muro antisbarco a confine con la proprietà dei VVFF.

Il taglio del muro antisbarco, eseguito a flessibile, lascerà a vista la matericità della sezione (verticale e orizzontale) del manufatto e una piastra in acciaio zincato e verniciato, applicata alla sezione del muro, porterà la scritta effettuata con taglio laser “Vallo Ligure – Muro antisbarco – 1943 – 1945” a segnalare l’identità del manufatto stesso.

Architetto

Paesaggista

Agronomo

Restauro del parco di Villa Zanelli a Savona
LUOGO:

Comune di Savona

CRONOLOGIA:

2017 – 2019

DATI DIMENSIONALI:

8.500 mq

COMMITTENTE:

IRE Liguria Spa per Arte Genova Spa

INCARICO:

Progetto definitivo, progetto esecutivo

TEAM DI LAVORO:

Arch. e Paes Egizia Gasparini, Arch.Valentina Dallaturca, Agr. Ettore Zauli, Paes. Chiara Maffezzoni, Arch. Barbara Ferrero

Consulente per il restauro Arch. Erminia Airenti

STATO DEI LAVORI:

Lavori in corso

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