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La vallata di 17.000 mq creata dal rio Carbonara si trova alle spalle dell’Albergo dei Poveri, la più grande struttura storica della città di Genova, dalla seconda metà del Seicento luogo di ricovero, istruzione e lavoro per gli indigenti, oggi una delle sedi dell’Università di Genova.

Valletta Carbonara è circondata ad arco da Corso Firenze, arteria stradale urbana di Castelletto, storico quartiere signorile genovese.

La valle è stata utilizzata per la produzione agricola connessa all’Albergo dei Poveri, e poi dal 1874 sede delle serre comunali del Comune di Genova. Quest’attività è stata sempre più ridimensionata fino a scomparire negli anni Novanta.

L’organizzazione di volontariato “Le Serre di San Nicola” si prende cura della parte nord dell’area mentre l’associazione di promozione sociale “Alle Ortiche” si prende cura di una porzione di Valletta Carbonara esterna e confinante con l’area di progetto in cui si trova anche l’omonimo centro culturale e ambientale.

La parte inferiore è utilizzata come magazzini da Aster, Ente di assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti del commercio, del turismo e dei servizi.

Nel 2019 l’Azienda Pubblica di Servizi alla persona Emanuele Brignole rientra nella gestione diretta di Valletta Carbonara.

Valletta Carbonara nella prima metà degli anni Sessanta

Il progetto intende rendere l’area più accessibile a tutte le persone nonostante i forti dislivelli; creare nuove architetture e spazi flessibili per tutte le generazioni; mantenere il carattere produttivo dell’area e creare una nuova natura urbana capace di mitigare ed adattarsi agli effetti del cambiamento climatico.

 

Al posto del magazzino “officina” viene realizzato un nuovo volume più grande su 2 livelli che si sviluppa seguendo il muraglione di Corso Firenze. Gli ampi fronti finestrati verso la vallata, le coperture in aggetto ed il verde addossato alle parti opache aiutano ad alleggerire ancor di più la presenza dell’edificio nel suo contesto. Le nuove funzioni al suo interno saranno sia di supporto alla parte museale più a valle grazie ad una nuova biglietteria ed un bookshop nel volume più alto dell’edificio, sia di servizio e di consumo per i fruitori grazie all’introduzione di un ristorante di circa 50 posti a sedere, situato al piano sottostante alla biglietteria. I piani saranno accessibili sia da una scala esterna in carpenteria metallica sia dal corpo ascensori prima citato.

Prospetto ristorante e bookshop
Sezione trasversale ristorante e bookshop

La grande serra ad est viene restaurata e trasformata. La scelta progettuale di rivestire l’intero volume, e quindi entrambi gli ambienti, con pannelli in policarbonato deriva dalla ricerca della massima performance energetica all’interno dell’edificio, la flessibilità di adattarsi all’irregolarità dell’esistente e la riduzione di carico sulle strutture, garantendo la massima luminosità e comfort all’interno delle aree di lavoro.

Pur rimandando all’aspetto originario della serra, la pannellatura in policarbonato opale consente di avere un ambiente luminoso senza avere un carico termico eccessivo e quindi evita di dover ricorrere ad elementi di ombreggiamento passivi. La pavimentazione di nuova costruzione collocata nella parte coworking colma il salto di quota dato dai terrazzamenti esistenti in modo da poter garantire la massima superficie complanare.

Serra coworking dal pratone

La demolizione a nord delle 5 serre centrali delle 11 serre a pettine, in condizioni critiche, permette la creazione di una piazza centrale con un pergolato che ricorda il profilo delle serre precedenti. La soletta a monte della serra lunga viene consolidata e tutti i vetri delle serre a pettine rimanenti e serra lunga vengono sostituiti con pannelli in policarbonato.

Si interviene con un restauro conservativo degli elementi metallici nelle cinque serre storiche a nord subito sotto Corso Firenze; i vetri mancanti o danneggiati vengono sostituiti con vetri a norma.

Serre storiche
Serre a pettine e serra lunga

Gli spazi verdi ed esterni vengono adeguati creando aree tematiche: si ripristinano i muri di contenimento negli ex semenzai, la promenade a nord est viene fornita di panchine e nuova pavimentazione in calcestre, il grande pratone centrale è bonificato e rinterrato per garantire una pendenza non superiore al 3%, con sedute e alberi di prima grandezza e arredi di gioco.

Alcune pavimentazioni storiche in cotto nell’area vengono rimosse, e il materiale di recupero viene reimpiegato per risanare e colmare le lacune nelle altre pavimentazioni in cotto, risanate.

Una sfida complessa per l’accessibilità del parco è stata rendere accessibile tutta la vallata senza superare mai l’8& di pendenza; per questo è stato studiato un nuovo percorso pedonale che si sviluppa dal muraglione sotto Corso Firenze fino al livello del ristorante; anche tutti i percorsi secondari che si diramano da questo sono costituiti da ulteriori rampe con passerelle in carpenteria metallica preassemblata. A volte le rampe sono invece costituite da muretti, interri e pavimentazioni in cls, con semplici corrimani in reti metalliche.

Per far fronte al sistema di raccolta acque meteoriche e per raggiungere i valori di invarianza idraulica secondo direttiva comunale e regionale, è stata progettata un’opera che coniuga il concetto di raingarden con un sistema di controllo di deflusso dell’acqua sfruttando il bacino di carico e di deposito sfalci esistente.

Uno dei depositi presenti è riconvertito in bistrot, fornendolo di nuova pavimentazione e demolendo le suddivisioni interne. La “Casa delle Associazioni” è soggetta a manutenzione ordinaria.

Architetto

Paesaggista

Naturalista

Agronomo

Geologo

Ingegnere

Archeologo

Recupero e Valorizzazione del Parco Valletta Carbonara a Genova
LUOGO:

Genova (GE)

CRONOLOGIA:

2022 – in corso

DATI DIMENSIONALI:

17.000 mq

COMMITTENTE:

Comune di Genova

INCARICO:

Progetto esecutivo

TEAM DI LAVORO:

Arch. Matteo Rocca, Arch. e Paes. Valentina Dallaturca, Arch. e Paes. Egizia Gasparini, Arch. Davide Ghio, Arch. Mattia Benatti, Arch. Mattia Leonardi, Arch. Xiaoting Mu, Arch. Stefano D’Altocolle, Geol. Marcello Brancucci Ing. Andrea Guerra, Ing. Vincenzo Pescatore, Ing. Mario Lucio Puppio, Ing. Mauro Sassu

PARTNER:

Arch. Federico Robbiano, Arch. Luca Scardulla

STATO DEI LAVORI:

In corso

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